INTRODACQUA - Cresce ad Introdacqua la mobilitazione della cittadinanza per dire Stop al 5G, per fermare la sperimentazione sul territorio comunale della tecnologia di quinta generazione. Ieri nella palestra dell’ex scuola elementare si è svolto un convegno dedicato alla sperimentazione 5G e al suo impatto sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.Per l'occasione sono intervenuti Tonia Di Giovacchino, biologa e portavoce dei comitati Stop 5G Abruzzo, Alessia Giovannelli, presidente dell’associazione 432 Hz, Marilena Del Romano, del comitato Stop 5G di Introdacqua e il vice sindaco di Introdacqua, Giuseppe Zuffada.
Un comitato per dare lo stop al 5g, un convegno per affrontare il tema. Si scaldano a Introdacqua per l’inserimento della cittadina nella lista dei 120 comuni italiani, dei quali 11 abruzzesi, che obbligatoriamente dovranno sperimentare la tecnologia di quinta generazione sul territorio comunale ai sensi della delibera consiliare 231 del 2018. La preoccupazione che anima il Comitato “Stop 5 g Introdacqua” e i tanti altri comitati stop 5g che si stanno organizzando nei territori è che la fitta rete di micro antenne che esso prevede oltre alla tecnologia satellitare di supporto, aumenterá l’esposizione della popolazione a campi elettromagnetici a radiofrequenza fino ai 26 GHz ed è dimostrato da innumerevoli studi scientifici la correlazione tra radiazioni RF ed effetti dannosi sulla salute e sull’ambiente. Obiettivo quindi del Comitato è quello di operare in sinergia con il movimento stop 5g Abruzzo al fine di informare sensibilizzare e coinvolgere la popolazione, non soltanto introdacquese ma territoriale, mettendosi a disposizione dell’amministrazione comunale nelle iniziative di contrasto all’opera. Intanto è già in corso una raccolta firme da presentare al sindaco Cristian Colasante, solo la prima di tante azioni che il Comitato intende intraprendere
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