RIVISONDOLI - “Non è che febbre fortissima, voglia matta
di mettere in rilievo brutalmente la giustizia sommaria, il macello che un
popolo oppresso fa del suo oppressore”. Sono le parole Teofilo Patini,
ventenne, cariche di tutto il suo entusiasmo e delle convinzioni da cui era
animato, mentre concepiva e realizzava i bozzetti preparatori per l’ampio
dipinto “La rivoluzione di Masaniello”. Spiega cosi alcuni inediti dei 50
recuperati in tutta Italia Cosimo Savastano, eminente studioso e conoscitore
del Patini, curatore della mostra ospitata nelle stanze del neonato museo
civico di Rivisondoli. Un viaggio nella storia del territorio abruzzese e, in
particolare, altosangrino, attraverso le opere inedite, bozzetti e studi
dell’artista Teofilo Patini (Castel di Sangro 5 maggio 1840 -Napoli 16 novembre 1906). Arte e cultura come
volano del turismo di qualità è lo spirito che ha spinto l’amministrazione
comunale del centro montano ad
inaugurare, nel cuore del paese (nella piazza
dell’ex municipio) il primo polo museale (tutti i giorni 10 -13 e
17 - 20 e la
sera in occasione di eventi) scegliendo di esporre, per il debutto, l’origine di ispirazione per le memorabili
pagine con cui, per primo in Italia, Patini,
aprì la strada alla pittura sociale e autorevolmente si inserì nel più
acceso dibattito politico del suo tempo. E’ in quest’ottica che la mostra
evidenza lo stretto rapporto intercorso tra l’artista, il suo territorio, il
suo tempo e la sua gente attraverso dipinti, bozzetti studi e disegni inediti o
poco conosciuti, ma idonei ad accompagnare la rilettura e a favorire la
migliore comprensione dalle sue opere più note e di fondamentale importanza. “L’erede”,
“La prima lezione di equitazione”, “Vanga e latte”, “Bestie da soma”, “L’Aquila”.
Sono alcuni dei bozzetti, studi e inediti
su tela di Teofilo Patini in esposizione fino al 4 settembre. “E’ un fiore
all’occhiello per tutto il territorio” ha detto il sindaco Roberto Ciampaglia “La
struttura è stata completamente ristrutturata. Ospitava l’edificio del
municipio fino a due anni fa, trasferito poi nella parte alta del paese. Abbiamo
iniziato così, con questa importante mostra, ma la peculiarità è che i 50
quadri esposti sono opere inedite che il professor Savastano ha scovato in
tutta Italia”. Il museo, nel piano superiore, ospiterà la ricca pinacoteca del
presepe vivente. G.S.
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