SULMONA- Ingorghi in
alcuni vicoli di Sulmona, "isola pedonale speciale" in altri. La
protesta di alcuni residenti e commercianti di via Gramsci e via Angeloni è finita
sul tavolo della residenza comunale in seguito ad una modifica del senso di
marcia lungo via Corfinio – via Barbato secondo una delibera di Giunta dello scorso
anno. Le conseguenze, a detta di Marco Massaro e Violetta Mammola (che hanno raccolto
21 firme), sono state “una drastica riduzione del traffico veicolare nel
quartiere interessato, in cui ora accedono solo i residenti” ma “il traffico
che prima si distribuiva su entrambe le direttrici, a est e a ovest di corso
Ovidio, perché speculari, adesso pesa totalmente sul tracciato a est, ovvero su
via Angeloni – via Gramsci. Non potendo quindi
via Angeloni durante un momento di tregua |
“C’è invece un silenzio assordante su quella che è la verità” scrivono gli abitanti in una
nota “con un provvedimento brevi manu, assunto per motivi di sicurezza e protezione civile, un intero quartiere,
quello dove abita l’assessore alla protezione civile, è stato trasformato in
una isola pedonale “speciale”, a danno dell’altra metà del centro storico. Che
ora si chiede perché non sono state
prese analoghe misure per garantire la sicurezza dei suoi residenti, e
soprattutto sulla base di quali criteri la giunta comunale ha ritenuto di esporli a un pericolo maggiore”. Una soluzione passata
inosservata, secondo i cittadini in protesta, “attuata in piena emergenza frana
quando la circonvallazione Orientale era
interrotta e il traffico era stato dirottato nella zona orientale del centro
storico.
“Il traffico
sostenuto di veicoli e mezzi pesanti, che si abbatte quotidianamente su via
Angeloni e via Gramsci" raccontano gli abitanti e i commercianti provoca forti
sollecitazioni e danni agli edifici civili, vanificando l’impegno economico che
i privati sostengono per migliorare
il livello di sicurezza per se
stessi, la propria famiglia, i cittadini che frequentano la strada. Nel contempo
l’assenza di marciapiedi, di ripari di altro genere, le dimensioni della
strada, spesso occupata da auto in sosta e da colonne di auto ferme al
semaforo, costituiscono un costante pericolo e un impedimento alla fuga nell’eventualità di
una catastrofe naturale. Ricordiamo,
ormai per l’ennesima volta, che via
Angeloni è la via naturale di fuga verso piazza Garibaldi, indicata nel piano di protezione civile come uno dei
punto di raccolta per il centro storico
in caso di calamità naturale”. Chiedono al Consiglio comunale di farsi portavoce
di questa situazione. G.S.
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