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sabato 29 ottobre 2011

TAGLIO PUNTI NASCITA, SEBASTIANI "TOCCA ALLE DONNE PROTESTARE"


SULMONA –  Tocca alle donne scendere in campo contro “l'ottusità burocratica e difendere il diritto alla vita”. L’esponente Api, Rosanna Sebastiani, chiama così a raccolta il popolo rosa attraverso il sociale network Facebook contro il rischio di chiusura dei reparti legati alla neonatologia di 5 ospedali, compreso Sulmona, oltre a Castel di Sangro privo di un punto nascita già da 4 anni (Penne, Ortona, Atri e Sant’Omero). Un argomento, dunque, che preoccupa da vicino il gentil sesso, ecco perché la Sebastiani, come un fiume in piena, sostiene che la questione vada affrontata con forza e decisione “perchè noi donne sappiamo che il parto può trasformarsi in un attimo dal momento più felice della nostra vita a quello più drammatico in assoluto”.
Secondo quanto scrive in una nota Sebastiani, neonatologia a Sulmona potrebbe essere chiusa entro ottobre 2012. Parte dal calcolo dei posti letto, sostenendo che “in mancanza di responsabili di reparto, si sceglie di andare a curarsi altrove, e quindi si taglia, si taglia, si taglia e si taglierà, fino ad arrivare al numero previsto dalla Regione per il nostro territorio che è pari a 32 posti letto” “se teniamo conto che a Castel di Sangro è previsto il mantenimento del solo pronto soccorso, siamo ad una media di un posto letto ogni 2600-2700 abitanti, quando l'indicatore standard nazionale parla di 6 posti letto per ogni 1000 abitanti”. Continua l’esponente Api sottolineando “il potenziamento delle sole strutture che garantiscono 1000 nascite annue”, per aree montane caratterizzate dalla “viabilità scomoda, del fattore climatico, il parametro scende a 500 nascite, e qui l'ennesimo "gioco di prestigio", perchè le nascite non vanno calcolate nel territorio, ma nel reparto”. Sono quindi le donne, ribadisce la Sebastiani, a dover protestare. G.S.