PRATOLA - La Saca, società che gestisce il servizio idrico nel Centro Abruzzo, ha presentato il piano di emergenza in caso di calamità. A Pratola Peligna ieri si è riunito il primo tavolo di coordinamento tra i Comuni soci, Protezione Civile e Vigili del Fuoco. In caso di necessità ognuno attiverà le proprie azioni di intervento per quel che diventerà un unico piano di emergenza. Mettere a sistema tutti i piani d’emergenza dove, ognuno per le proprie competenze, dovrà intervenire in caso di calamità.
La Saca ha avviato un tavolo di coordinamento tra tutti i Comuni soci, Protezione Civile e Vigili del Fuoco per la stesura di un piano di autocontrollo che attiverà, in caso di particolari necessità, tutte le forze presenti. Il primo incontro si è svolto nell’aula consiliare del Comune di Pratola Peligna. “In caso di emergenze la macchina dovrà funzionare alla perfezione”. Ha spiegato l’amministratore unico della Saca Domenico Petrella che ha illustrato l’importanza di un coordinamento in grado di intervenire celermente nel caso di urgenti necessità come esondazioni e tutto ciò legato al sistema idrico. Particolari criticità possono verificarsi a causa di avversità atmosferiche o eventi calamitosi come gelo, frane ed alluvioni che si generano in modo improvviso ed imprevisto. Dovrà entrare immediatamente in azione il piano predisposto dal gestore del servizio idrico con il coordinamento delle varie forze che formeranno un unico piano di emergenza.
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