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martedì 17 ottobre 2017

LETTERA APERTA A MAURIZIO GENTILE A.D. RETE FERROVIARIA ITALIANA

SULMONA - "Ill.mo dott. Gentile, ho letto con molta attenzione le sue rassicurazioni in merito alla bretella ferroviaria di Sulmona riportate da vari organi di informazione. Chi scrive, ha trascorso una vita sui treni da macchinista e, come tutti i miei colleghi, ritengo di conoscere bene le molteplici problematiche che stanno fiaccando progressivamente il trasporto su ferro nella nostra Regione rendendolo, soprattutto nella tratta Pescara Roma, non in grado di reggere la concorrenza con la gomma. Per cui oggi, la Roma Pescara, è completamente fuori mercato e i treni viaggiano quasi vuoti. 
Vi apprestate a spendere qualcosa come 11,5 milioni di Euro di pubblico danaro, per realizzare un’opera inutile. Una possibile cattedrale nel deserto, tutto italico, in quanto la riduzione di percorrenza che si vorrebbe realizzare, si parla di dieci minuti circa, potrebbe essere facilmente realizzata anche senza la  bretella.
Lei dice che quell’opera prevede anche la realizzazione di una fermata e che sarà anche collegata con la stazione di Sulmona. Per chi conosce la linea sa perfettamente che non potrebbe essere altrimenti. Però, come si dovranno regolare, per esempio, i pendolari che ogni mattina raggiungono Pescara o L’Aquila partendo dalla stazione di Sulmona e nel pomeriggio devono farvi ritorno se, avendo lasciato la macchina nei parcheggi dell’attuale stazione, al ritorno volessero salire sul treno per l’Aquila o per Pescara, per scendere nella costruenda fermata? Come dovranno fare per raggiungere la propria autovettura?
Lei ci insegna che il termine “velocizzazione” poi, non è molto comune nel gergo ferroviario. Attualmente sono 5,4 i passeggeri che giornalmente raggiungono L’Aquila con il treno. Qualche migliaio in un anno. Ma quanti ne diventeranno nei prossimi anni dopo la realizzazione della bretella? E’ stata fatta un’attenta indagine di mercato? E se quei pochi stoici utenti li portassimo a L’Aquila e a Pescara con l’elicottero forse risparmieremmo.
Siccome sono anche previsti sostanziosi investimenti sulla SS17, tra Bussi e Navelli,  come si può, solo immaginare, di poter fare concorrenza alla gomma? Ma la cosa che più stride, è quella di mettere in concorrenza la TUA (Trasporto Unico Abruzzese) con quello su ferro. Pagati tutte e due, manco a dirlo, dalla Regione e quindi da tutti noi.
A scanso di equivoci, chiarisco che non mi hanno mai appassionato i cultori del no a prescindere, per cui sottopongo alla Sua autorevole attenzione delle proposte alternative, sulle quali si potrebbe aprire un sano confronto, per cercare di spendere al meglio i soldi dei contribuenti.
⦁    Come Lei sa, i grandi produttori di motori diesel, per diminuire le emissioni di gas nocivi per l’uomo e per la natura, si sono impegnati ad eliminare detto propulsore entro il 2025. Oxsford, nel 2035, farà entrare auto nella città solo se elettriche. Inoltre, è l’Abruzzo la Regione Verde dei Parchi? Oppure no?  Allora perché, con quei soldi, non si realizza l’elettrificazione della Sulmona L’Aquila di cui si parla da qualche decennio?
⦁    Perché non far partire ed arrivare, con la costruzione di una fermata nei pressi dei Vigili del Fuoco, i treni da e per Pescara e da e per l’Aquila da quella che una volta era la stazione di Introdacqua sulla quale si potrebbe estendere l’intervento previsto per quella di Sulmona?
⦁    Per “velocizzare” sarebbe opportuno acquistare treni ad assetto variabile che riuscirebbero, questi sì, ad essere competitivi con la gomma sulle varie tratte. Soprattutto tra Pescara e Roma il cui arrivo e partenza dovrebbe essere previsto a Roma Termini. Come era una volta quando i treni impiegavano 3 ore e 10 minuti per raggiungere la capitale.
⦁    Sono quasi 20 anni che la velocità di linea, tra Manoppello e Pescara, è stata ridotta a 100\110 per via di uno sviamento dovuto, si è sempre detto, a lavori fatti male. In quel tratto, prima dello sviamento, essa è sempre stata 130\150. Quando sarà ripristinata la vecchia velocità?
⦁    Che cosa si aspetta a realizzare una fermata nei pressi dell’aeroporto? Opera questa che potrebbe dare non solo un nuovo impulso all’offerta turistica della Valle Peligna-Valle del Sagittario- Alto Sangro, ma soprattutto offrire un servizio utile agli abitanti di queste martoriate aree interne?
⦁    Perché non vengono aumentate le velocità da S. Demetrio a L’Aquila? Perché già da adesso non si prolungano le corse dei treni fino alla stazione di Sassa?
⦁    Quando si potrà cominciare a parlare del raddoppio della linea tra Sulmona e Pescara?
⦁    Quando si dovrà ancora aspettare per veder realizzato il “telecomando” tra Sulmona e Guidonia predisponendo tutte le stazioni, chiuse da anni, agli incroci sistema indispensabile per ridurre i tempi di percorrenza? Per i non addetti, chiariamo che, con il “telecomando”, un solo operatore potrà comandare la circolazione dei treni da Sulmona a Guidonia come già avviene oggi da Sulmona a Pescara e Sulmona L’Aquila.
⦁    Quando si dovrà ancora aspettare che le stazioni di incrocio vengano servite con scambi che possono essere percorsi a 60 Km/h invece dei 30 attuali? Sempre per i non addetti, i treni che provengono, per esempio, da Pescara e devono entrare a Sulmona, devono(devono) percorrere circa un chilometro a 30 all’ora.
⦁    Perché non sono stati messi in servizio sulla Roma Pescare i Pendolini costruiti proprio per le linee tortuose di montagna come hanno fatto invece la Svizzera a la Svezia tanto per fare qualche esempio?
Poi Lei, dott. Gentile, sa che i macchinisti per il “cambio banco”, devono (devono) rispettare un tempo assegnato dall’azienda, tra l’arrivo a la ripartenza, di 10 minuti. E sono proprio quei dieci minuti che si vorrebbero recuperare nella tratta Pescara L’Aquila e viceversa per giustificare la bretella? E’ questa la velocizzazione alla quale fate riferimento? Interessante sarebbe invece per gli abruzzesi poter usufruire dei regionali velici che costano poco e hanno tempi di percorrenza accettabili. Ma questa è tutta un’altra storia.
Questa potrebbe essere la ferrovia che si aspettano o che meriterebbero gli abruzzesi. Continuiamo solo a sognare o sarà possibile anche sperare che qualcosa cambi realmente in meglio in un prossimo futuro non troppo lontano?
Ho voluto solo dare degli spunti che possano portare tutti, la politica innanzitutto, a fare un’attenta riflessione prima di decidere, in un modo o in altro, come meglio spendere i soldi di noi contribuenti.
L’occasione mi è grata per salutarla cordialmente".

Eustachio Gentile
Già Macchinista FS